Sempre più spesso davanti all’ampio spettro di possibilità (diciamo pure alla confusione) che caratterizza il settore della psicoterapia le persone hanno difficoltà a scegliere uno psicoterapeuta adeguato e si affidano al “sentito dire” o al caso.
Il nostro consiglio è scegliere uno psicoterapeuta che si basa su pratiche evidence based, ossia su pratiche cliniche scientificamente dimostrate, così come avviene per tutti gli altri settori delle scienze mediche e della salute.
L’approccio scientifico infatti si basa su prove sostenute dalla ricerca che servono ad orientare lo psicoterapeuta nella pratica clinica, nel definire gli obiettivi e le strategie di cura.
Tale approccio può dimostrare, quindi, a differenza di altri, di essere davvero efficace nel risolvere le problematiche dei pazienti.
Questo garantisce l’utilizzo delle migliori tecniche a disposizione per gli specifici disturbi, ma soprattutto l’utilizzo di tecniche che funzionano perché validate nella loro efficacia attraverso la ricerca scientifica.
Come il medico ad una particolare patologia applica un farmaco specifico, sottoposto a numerose prove cliniche prima di essere messo in commercio, così la psicoterapia scientifica si basa sull’applicazione di interventi standardizzati e validati e sull’utilizzo di misure sistematiche per scegliere l’intervento più appropriato.
Per assicurare l’efficienza e l’appropriatezza del trattamento, lo psicoterapeuta deve prima procedere ad effettuare la diagnosi utilizzando anche i test psicologici.
Se non sa qual è il problema del paziente come può, infatti, curarlo?
Quindi, ogni psicoterapeuta scientifico dovrebbe svolgere una prima valutazione che determina il trattamento più adatto in base al tipo ed alla gravità del problema del paziente, così come i medici decidono di applicare una specifica dose di un determinato farmaco per ciascun specifico problema.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è quella supportata dal numero maggiore di studi e di ricerche che ne dimostrano l’efficacia e, secondo sia l’ American Psychological Association che l’American Psychiatric Association rappresenta in generale il trattamento di prima scelta a livello psicoterapeutico.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale si caratterizza, inoltre, per essere molto pratica, breve e focalizzata sul problema.
Si ricorda che sul sito dell’ Associazione Nazionale di Analisi e Modificazione del Comportamento e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva (AIAMC) www.aiamc.it è possibile attraverso l’area “CERCA PSICOTERAPEUTA” trovare lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, e quindi scientifico, più vicino e più adatto al particolare problema che ci deve aiutare a risolvere.
Aristide Saggino, Professore Ordinario di Psicologia Generale, Psicobiologia e Psicometria Scuola di Medicina e Scienze della Salute Università di Chieti-Pescara, psicoterapeuta;
Federica Di Credico, psicologa