assertivo : Che ha carattere di asserzione, che asserisce, affermativo. Nella terminologia linguistica, proposizioni a., lo stesso che proposizioni enunciative.
L’assertività è la capacità di esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro, diretto e rispettoso, mantenendo il giusto equilibrio tra la difesa dei propri diritti e il rispetto di quelli degli altri.
È una competenza sociale essenziale per gestire le relazioni interpersonali in maniera sana ed efficace, senza essere né aggressivi né passivi.
Le persone assertive sono in grado di esprimersi con sicurezza, senza timore di essere giudicate o di fare valere le proprie opinioni, ma lo fanno sempre con empatia e rispetto per gli altri. Questa abilità è centrale nella terapia cognitivo-comportamentale, perché aiuta a ridurre ansia, stress e conflitti, promuovendo una comunicazione più autentica e meno conflittuale.
Alcuni esempi di comportamento assertivo includono saper dire “no” quando necessario, chiedere chiarimenti se qualcosa non è chiaro e esprimere un dissenso in modo calmo e costruttivo.
Essere assertivi è fondamentale per comunicare in modo efficace, costruire relazioni positive e affrontare le sfide quotidiane con fiducia. L’assertività implica esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro e rispettoso. Ecco alcuni consigli pratici per sviluppare l’assertività e migliorare la tua capacità di comunicare con sicurezza.
Se vuoi diventare una persona asserttiva puoi iscriverti al Corso sull’Assertività dell’Istituto Watson
A tutti può succedere di non sentirsi soddisfatti del comportamento emesso nelle diverse occasioni sociali.
Spesso ci domandiamo: “Ho fatto la cosa giusta o avrei potuto comportarmi diversamente?”.
Molti di noi hanno difficoltà nel gestire le critiche o nel dichiarare i propri sentimenti e stati d’animo.
Queste ed altre situazioni possono creare un elevato stato di tensione e disagio.
Ma quali comportamenti possono essere considerati adeguati?
Il nostro comportamento non è una costante come l’altezza o il colore degli occhi ma è frutto di apprendimento. Se abbiamo imparato a subire o aggredire gli altri, perché non imparare a comunicare in modo più funzionale?
È proprio questo l’obiettivo che si pone il Training Assertivo, ampiamente usato in Terapia Cognitivo Comportamentale.
Questa diffusione è dovuta al fatto che più del 70% delle persone riportano problematiche di origine sociale o interpersonale.
Individuare le caratteristiche degli stili di comportamento passivo, assertivo e aggressivo è il primo passo per chi desidera riuscire a modificarsi e interagire in modo più efficace. L’articolo offre una breve panoramica per iniziare.
Un amico ci fa una richiesta, vorremmo rifiutare, ma diciamo ugualmente di sì.
Ci fanno un complimento, proviamo disagio e non siamo in grado di rispondere.
Al ristorante ci portano del vino cattivo e noi non lo rimandiamo indietro.
Un conoscente fa un’affermazione che noi non condividiamo, vorremmo dire il nostro punto di vista, ma non lo facciamo.
Un superiore critica il nostro operato, vorremmo avere maggiori chiarimenti ma rimaniamo in silenzio.
Subire gli altri, non essere in grado di esprimere la propria opinione, avere difficoltà nel prendere decisioni, pensare che gli altri siano migliori di noi, avere paura del giudizio degli altri e richiedere la loro approvazione, non essere in grado di rifiutare una richiesta; tutto ciò indica uno stile di comportamento “passivo”.
A volte accade che la persona passiva emetta dei comportamenti “aggressivi”, per sentirsi, subito dopo, in colpa e quindi tornare a comportarsi passivamente. Subire gli altri crea un elevato senso di frustrazione: la persona si sente impotente e tende a isolarsi.
Tra le caratteristiche principali dello stile di comportamento passivo annoveriamo:
Al contrario, frasi del tipo: “È possibile che tu non sia in grado di fare nulla di buono?”; “Io mi aspettavo ben altro da te”; “Se tu mi fossi realmente amico ti comporteresti in un altro modo”; “Tu sai quanto ti voglia bene e ciò che sto dicendo è solo per il tuo bene”; “Nel dire queste cose so di essere nel giusto”; “Le cose non vanno bene sul lavoro e ciò è dovuto al fatto che ho dei collaboratori incapaci”, sono indice di uno stile di comportamento aggressivo.
Fare violenza ai diritti altrui, attribuire i propri errori agli altri, iper-valutarsi, non accettare il punto di vista altrui, non cambiare la propria opinione neanche davanti all’evidenza dei fatti, colpevolizzare e inferiorizzare gli altri, arrogarsi il diritto di giudicare; sono comportamenti tipici della persona “aggressiva”.
Riassumiamo le principali caratteristiche della persona aggressiva:
La persona “assertiva” si colloca tra l’aggressivo e il passivo. È colei che non fa violenza sugli altri e non permette che gli altri siano aggressivi nei suoi confronti.
Non li subisce. L’assertivo accetta il punto di vista altrui, è pronto a modificare la propria opinione, non pretende che gli altri si comportino come fa piacere a lui, rispetta gli altri, non è possessivo e non giudica.
È un comportamento “assertivo” usare l’“io”, è aggressivo usare il “tu”. Possiamo dire: “Non mi piace. Non ho voglia. Non mi trovo a mio agio”: stiamo comunicando sensazioni che proviamo noi, e questo è corretto. È aggressivo dire: “Tu mi fai stare male. Tu non mi capisci”: stiamo attribuendo ad altri il nostro disagio, quando invece il disagio è “nostro”.
Vi chiederete se esista realmente una persona assertiva. Vi sarà di certo capitato di trovarvi con qualche persona con cui vi sentivate a vostro agio, con cui potevate parlare liberamente senza paura di sentirvi giudicati e potevate esprimere la vostra opinione senza timore di essere criticati o aggrediti. Se avete incontrato questo tipo di persone allora sapete che, anche se in minima percentuale, il tipo di persona assertiva esiste.
La distinzione tra i vari stili di comportamento (passivo, aggressivo, assertivo) è, in se stessa, di natura prevalentemente teorica. Spesso noi slittiamo tra un comportamento e l’altro. In una determinata situazione possiamo essere assertivi e in un’altra aggressivi. Una persona può essere assertiva sul lavoro avendo appreso che l’essere aggressivi presenta più spesso una serie di svantaggi.
Ma, la stessa persona quando arriva a casa, potrebbe emettere comportamenti aggressivi nei confronti dei familiari. Il nostro comportamento tende, quindi a essere situazionale.
Subire o aggredire gli altri può generare frustrazione e disagio. È quindi importante apprendere un diverso stile di comportamento, più equilibrato, che ci permetta di migliorare i nostri rapporti interpersonali.
A quasi trent’anni dalla prima pubblicazione, “Piacersi non piacere” (1987), il long-seller del professor Enrico Rolla, rimane uno dei libri di riferimento per chi desidera intraprendere un percorso per migliorare l’efficacia interpersonale e apprendere tecniche di comunicazione funzionali.
Enrico ROLLA – Direttore Istituto Watson, Torino – Centro di terapia e scuola di specializzazione ministeriale post lauream
Sonya SABBATINO – Istituto Watson, Torino – Centro di terapia e scuola di specializzazione ministeriale post lauream
L’Istituto Watson offre dei corsi sull’Assertività
Il sito www.aiamc.it è il portale di riferimento italiano che raccoglie terapeuti specializzati in Terapia Cognitivo Comportamentale sul territorio italiano.
Nella sezione “CERCA PSICOTERAPEUTA” è possibile sezionare la regione e la provincia di interesse e filtrare la ricerca sulla base del problema di cui si soffre.
Contatta ora uno Psicoterapeuta nella tua zona