Prima di chiarire cosa è possibile fare con una Laurea in Psicologia occorre conoscere bene la figura dello psicologo.
Tutti noi prima o poi ci chiediamo: ma chi è lo psicologo e cosa può fare?
Ebbene come prima cosa bisogna saper distinguere tra tre figure che spesso vengono confuse, ognuna con un differente percorso di studi che permette loro di svolgere compiti diversi: psicologo, psichiatra e psicoterapeuta.
L’ aspirante psicologo dovrà affrontare un percorso di studi che inizia con la Laurea Triennale in Psicologia seguita dalla Laurea Magistrale in Psicologia e dopo un anno di tirocinio tale percorso si conclude con l’esame e la conseguente iscrizione all’Albo degli Psicologi; invece, per diventare psichiatra sarà necessaria una Laurea in Medicina della durata di sei anni con conseguente specializzazione in Psichiatria (cinque anni) ed esame di stato per entrare a far parte dell’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Lo psicoterapeuta è un laureato in Psicologia o Medicina che dovrà aggiungere al suo percorso di studi una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della durata di quattro anni che gli consentirà di richiedere l’iscrizione all’elenco degli Psicoterapeuti.
Riuscire a racchiudere l’intero mondo lavorativo dello psicologo non è di certo un compito tra i più facili.
Infatti, lo psicologo può lavorare, tra gli altri, nei contesti scolastici, nella psicologia dello sport, nel mondo delle aziende e nei contesti di gruppo, nei centri di riabilitazione o all’interno di contesti carcerari, nei contesti emergenziali ed in ambito clinico.
Ed eccoci finalmente alla domanda che tutti si pongono: esiste una reale possibilità lavorativa per gli psicologi nel mercato del lavoro? Quali sono i settori in via di sviluppo e su cui conviene puntare?
Per trovare lavoro sia come psicologo che come psicoterapeuta nel 2020 bisogna necessariamente orientarsi verso gli approcci basati su evidenze scientifiche e orientati verso scopi concreti, ossia verso quegli approcci che la ricerca scientifica ha dimostrato essere efficaci (definiti Evidence-Based Practices, EBP).
Possiamo fare alcuni esempi. La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è quella considerata più affidabile ed efficace, per l’appunto in quanto basata sulle evidenze scientifiche, per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
Il protocollo BBS (Behavior-Based Safety) permette di promuovere l’aumento dei comportamenti che favoriscono la sicurezza ed aiuta a ridurre i fattori di rischio in ambito aziendale. Infine, la terapia basata sul metodo ABA (Applied Behavior Analysis) è utilizzata soprattutto nell’ambito dell’educazione e della riabilitazione (è nota soprattutto per le sue applicazioni all’ autismo).
Oggi non si può più prescindere dall’utilizzo in psicologia e psicoterapia di tecniche basate sull’evidenza scientifica anche per motivi legali. Ma la cosa più importante è che tali tecniche e metodiche funzionano e quindi lo psicologo dovrà imparare queste metodiche per aumentare significativamente le proprie possibilità lavorative.
Aristide Saggino, Professore Ordinario di Psicologia Generale, Psicobiologia e Psicometria Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento Università di Chieti-Pescara, psicoterapeuta;
Alessandra Giordano, laureata in psicologia
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